The Postal Service, ascolta in streaming l’inedito A Tattered Line of String
La storia di “Give Up” dei The Postal Service e l’inedito A Tattered Line of String da ascoltare in streaming.
Non è semplice raccontare il successo di un album come “Give Up” dei The Postal Service: quando nel febbraio del 2003 uscì l’esordio frutto della collaborazione tra Ben Gibbard e James Tamborello, la musica indipendente flirtava silenziosa e indisturbata con l’elettronica e l’IDM. Le riviste coniarono il termine indietronica e quell’album ne divenne il manifesto più accessibile e di maggior successo.
Gibbard scriveva ancora anthem dalle melodie memorabili per i suoi Death Cab For Cutie, Tamborello aveva pubblicato due anni prima una perla come “Life is full of possibilities” con il moniker Dntel. I due avevano già unito le forze su “(This Is) The Dream of Evan and Chan”, singolo irresistibile del disco a nome Dntel. A partire dal brano, pubblicarono poi un EP con remix di vari artisti: il successo riscosso li convinse di essere sulla strada giusta.
“Give Up” nacque a mezzo posta. Tamborello lavorava alle tracce strumentali, spediva il risultato a Gibbard che incideva la traccia vocale e rispediva indietro il tutto. Lo United States Postal Service era il testimone silenzioso di questa collaborazione. The Postal Service fu il nome inevitabile che si attribuì il duo.
Un controsenso, a pensarci. Negli anni tra il 2001 e il 2003, si faceva già largo uso dell’email e i file viaggiavano più veloci del servizio postale statunitense. Un anacronismo (non sappiamo se rispettato fino in fondo) che raccontava prima ancora delle canzoni i cambiamenti in atto: fare musica ‘a distanza’ era la nuova frontiera subito dopo l’idea, aspramente criticata da molti, di registrare un disco ‘in cameretta’.
La forza di “Give up” furono sì le canzoni (fra le migliori mai scritte da Gibbard), ma anche la scelta dei suoni: dopo la sbornia house e quella del big-beat, l’elettronica era tornata negli studi e molti di quelli che ascoltavano le sonorità meno accessibili, mai avrebbero pensato di ballarle di nuovo. Accadde progressivamente, invece, e il nulla osta definitivo fu merito di entrambi: uno a traghettare l’indie, l’altro a sintetizzare (è il caso di dirlo) il sound di un’epoca.
Inutile citare un brano: ognuno ha la sua (o le sue) canzoni del cuore tra quelle contenute in “Give Up”. Un disco ‘di culto’, al punto che per anni le promesse vociferate di un seguito sono arrivate periodicamente – e smentite a breve giro. Quando è comparsa l’immagine che vedete a inizio post, c’è stato un boato quasi unanime: troppi gli orfani di quel sound, in una sorta di seconda adolescenza abortita e ‘congelata’ nel 2003.
Il nuovo disco dei The Postal Service uscirà il prossimo 8 aprile 2013 e sarà ‘soltanto’ una versione deluxe di “Give Up”. Conterrà tutti i singoli e i remix editi e due brani mai pubblicati, tra cui “A Tattered Line of String” che potete ascoltare qui di seguito. A pensarci bene, non poteva che finire così: con una nostalgica riedizione di un passato recente che – nonostante promesse e fake – dobbiamo limitarci a celebrare. Sperando in un nuovo disco altrettanto epocale.