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The Roots: ascolta l’inedito Dear God in streaming

Quando si tratta di mettere insieme hip-hop e altri generi come l’indie e il folk non sempre le ciambelle riescono con il buco. Per fortuna quindi che c’è un gruppo come i The Roots, in grado di fondere questi tre generi in un unico pezzo con una classe non da poco, come nel caso di

di cesare
pubblicato 25 Maggio 2010 aggiornato 7 Settembre 2020 15:30

Quando si tratta di mettere insieme hip-hop e altri generi come l’indie e il folk non sempre le ciambelle riescono con il buco. Per fortuna quindi che c’è un gruppo come i The Roots, in grado di fondere questi tre generi in un unico pezzo con una classe non da poco, come nel caso di Dear God 2.0. Canzone in cui il gruppo di Philadelphia riprende Dear God dei Monsters of folk offrendone una propria interpretazione assolutamente splendida.

Per chi non li conoscesse i Monsters Of Folk sono un supergruppo formato da Jim James dei My Morning Jacket e da Conor Oberst dei Bright Eyes uscito l’anno scorso con un album omonimo tra il folk, l’indie, la psichedelia e il rock puro che avrebbe, seconde me, meritato maggiore attenzione. Dear God era il primo singolo. Una canzone che si collocava tra soul e reminescenze dei Flaming Lips.

La versione dei Roots, che trovate in streaming su Pithcfork, anticipa l’uscita del prossimo disco della band di ?uestlove che sarà intitolato How I Got Over (uscita: 22 giugno) ed è una interpretazione in chiave rap dell’originale di cui conserva il ritornello aggiungendo ad esso un groove tipicamente black e le liriche di Black Tought che si conferma una delle voci più calde del panorama hip-hop americano. Sicuramente una “reprise” riuscita dunque. Dopo il salto trovate il video del pezzo originale dei Monsters of folk.

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