Home Notizie The Sound Of Silence di Simon & Garfunkel compie “ufficialmente” 50 anni

The Sound Of Silence di Simon & Garfunkel compie “ufficialmente” 50 anni

Lo storico brano è stato composto nel 1964, ma inciso nella versione definitiva soltanto due anni dopo.

pubblicato 17 Gennaio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 21:58

Forse è uno degli incipit più famosi della storia della musica: un arpeggio lieve di chitarra e due voci che si intrecciano in una frase scolpita nella mente di tutti, “hello darkness my old friend”, che sembra portarti in fondo ad uno strapiombo di malinconia. Stiamo parlando di The Sound Of Silence di Simon & Garfunkel, tra le ballad più belle mai scritte e arrangiate.

La canzone ha avuto una gestazione decisamente travagliata, alla quale sono legate leggende e miti di ogni tipo. Una su tutte, quella che sia stata ispirata dall’assassinio di John Fitzgerald Kennedy nel novembre del 1963, visto che la musica fu composta nello stesso mese. Il testo, invece, arrivò solo nell’anno successivo, e fu scritto con particolare attenzione da Paul Simon spiegando che il buio lo aiutava a concentrarsi meglio.

La prima incisione di The Sound Of Silence è stata proprio nel 1964 solo voci e chitarre, e dopo le litigate del duo fu riassemblata con altre parti elettriche e la batteria, dandole la veste che oggi tutti conosciamo. Pubblicata nel 1965, soltanto nei primissimi giorni del 1966 la canzone esplose direttamente in classifica, diventando la prima numero uno del duo americano.

Nel corso degli anni The Sound Of Silence è stata ricantata da moltissimi artisti e lo stesso Paul Simon, tra una voce di reunion e l’altra, l’ha cantata durante il decimo memorial per le vittime dell’11 settembre americano, a Ground Zero nel 2011.

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Hello darkness, my old friend
I’ve come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence

In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone
‘Neath the halo of a street lamp
I turn my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence

And in the naked light I saw
Ten thousand people maybe more
People talking without speaking
People hearing without listening
People writing songs that voices never shared
No one dared
Disturb the sound of silence

“Fools,” said I, “you do not know
Silence like a cancer grows
Hear my words that I might teach you
Take my arms that I might reach you”
But my words like silent raindrops fell
And echoed in the wells of silence

And the people bowed and prayed
To the neon god they made
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming
And the sign said “The words of the prophets are written on the subway walls
And tenement halls
And whispered in the sound of silence”

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