Home Notizie This Century, Biography of Heartbreak: “Abbiamo sempre provato a superare ogni canzone che abbiamo scritto in precedenza” – intervista Soundsblog

This Century, Biography of Heartbreak: “Abbiamo sempre provato a superare ogni canzone che abbiamo scritto in precedenza” – intervista Soundsblog

La band ha da poco pubblicato l’album “Biography of Heartbreak”. Ascoltatelo in streaming!

pubblicato 17 Maggio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 08:31

I This Century non sono ancora molto famosi nel nostro Paese, ma sono una formazione pop-rock davvero interessante: originari di Phoenix, in Arizona, hanno da poco pubblicato in tutto il mondo il loro nuovo lavoro “Biography of Heartbreak”. Joel Kanitz, Sean Silverman, Ryan Gose, and Alex Silverman hanno messo insieme la band nel 2007, ma hanno già potuto condividere il palco con band del calibro di Good Charlotte, The Maine, The Ready Set, Breathe Carolina e Hey Monday.

In attesa di vederli in concerto dalle nostre parti, in coda al post trovate un player di Spotify con il loro disco. Cliccate play e poi godetevi la nostra intervista!

Ci raccontate un po’ della vostra storia?

Alex: Tutto è cominciato a Phoenix, in Arizona: Sean ha incontrato Ryan grazie ad un annuncio su Craigslist (famoso portale di annunci ndr), e poi nella band sono entrato anche io. Ho incontrato Joel a scuola, e siamo subito andati d’accordo. Abbiamo tutti un background musicale diverso: Ryan arriva da un background rock, Sean è appassionato di prog rock e Joel ha un background più Christan rock. Alla fine il nostro sound incorpora un po’ tutte queste influenze.

Per quanto riguarda te invece, quali sono le tue influenze musicali?

Il mio background è jazz, ma le mie principali influenze sono Coldplay, John Mayer, Phoenix, Vampire Weekend. Per quanto riguarda il mio ‘lato pop’, Justin Timberlake e Katy Perry. In questo periodo mi sta piancendo molto Pharrell.

Siete sotto contratto con una label indipendente – in Italia siete pubblicati da Rude Records -. Come vivete quest’esperienza?

Siamo molto contenti della nostra situazione attuale. Lavorare con Rude Records è un vero piacere: hanno un team grandioso, anche per quanto riguarda la comunicazione. Cosa rara oggi come oggi.

E’ uscito da poco il vostro disco “Biography of Heartbreak”: come è stato realizzato?

Il processo di scrittura è stato costellato da errori e prove. Abbiamo costantemente provato a superare ogni canzone che abbiamo scritto in precedenza. C’è stata più programmazione questa volta, il che è stato divertente. Abbiamo anche sperimentato un sacco di nuovi suoni synth.

Il disco è stato prodotto da Colby Wedgeworth, che ha già lavorato con The Maine, Lydia e Lincoln Brewster.

E’ stata una bella esperienza registrare il disco con Colby Wedgeworth. Lavorare con lui è stata una vera sorpresa: ha un orecchio eccezionale ed è anche un produttore e un programmatore supertalentuoso.

Come band siete in giro ormai da qualche anno, che consiglio potreste dare alle giovani formazioni come voi, considerata la vostra esperienza?

E’ una vera sfida essere una band e portare avanti una carriera di questi tempi. La cosa più importante è lavorare tanto costantamente. La tua musica e i fan sono sempre al primo posto. Abbiamo imparato a non lasciarci scoraggiare dalle battaglie, e a impegnarci ancora più duramente per vincerle.

Prima di pubblicare il disco avete promosso la campagna ‘pay with a tweet’. I fan che promovevano – con un tweet ma anche con una condivisione su Facebook – il vostro lyric video, avrebbero ottenuto gratuitamente la versione acustica, e inedita, di un vostro brano, “Bleach Blonde”: come vi è venuta questa idea?

Non sono certo di chi sia stata l’idea, ma volevamo davvero tirar fuori la nostra musica. Tutti oggi hanno un account Twitter, per cui abbiamo immaginato che la campagna ‘pay with a tweet’ sarebbe stato un modo grandioso per far uscire la nostra musica.

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