Timothy Cavicchini contro Vanity Fair: “Ha la capacità di modificare la forma di quello che dico!”
Timothy Cavicchini rilascia un’intervista a Vanity Fair e tira le fila della sua esperienza come concorrente a The Voice of Italy
Update: Timothy Cavicchini si sfoga su Twitter per l’intervista che vi abbiamo riportato ieri su Vanity Fair. Parole dure su quello riportato dal noto settimanale italiano:
“
maledetto Vanity Fair, ha la capacità di modificare la forma di ciò che dico, facendomi passare per stronzo… assurdo!!!
— timothy cavicchini (@TCavicchini) June 28, 2013
”
“Maledetto Vanity Fair, ha la capacità di modificare la forma di ciò che dico, facendomi passare per stron*o… assurdo!!!”
E su Facebook aggiunge:
“bene, penso sia il caso di chiudere almeno momentaneamente con Vanity Fair… che ha la capacità di modificare la forma delle cose che dico, facendomi passare per c*glione!!! si impara sempre dai propri errori!!! F*ck!!!”
Ci sarà la replica a queste affermazioni?
Timothy Cavicchini è l’unico concorrente maschile finalista della prima edizione di The Voice of Italy. Con la sua grinta, la sua bellezza e l’inedito “A fuoco”, si è posizionato solamente alle spalle di Elhaida Dani, vincitrice del talent show.
In una recente intervista al settimanale Vanity Fair ha annunciato l’uscita del video per A fuoco (“Mi si vedrà cantare in un cantiere edile, in jeans e maglietta, mentre le immagini racconteranno la storia molto passionale e sexy di due ragazzi”) e ha dato un proprio commento alla sua esperienza nel programma di Rai Due. A partire dall’essere l’unico ragazzo nella rosa finale:
“Non è un caso che sia stato il primo a classificarmi del team Pelù e che sia stato l’unico uomo ad arrivare in finale e a battermi con tre donne”
Confessa di aver sperato di poter vincere ma trova anche una consolazione all’essere arrivato secondo, proprio grazie alla conferma del pubblico (che ha comprato il suo inedito):
“Quando arrivi in finale un po’ ci credi e ti giochi tutto. Ma sono contento anche così: la tv ha logiche particolari, a me interessa più che la gente compri la mia musica. Se il mio singolo è di gran lunga il più scaricato degli altri, Elhaida compresa, un motivo c’è. Elhaida è entrata nelle case ma la sua canzone non è arrivata nella testa delle persone. D’altra parte che idea è far cantare a un albanese una canzone in inglese in un talent italiano? Non è un caso che stiano già facendo uscire il suo secondo singolo; il primo è stato una «cocciantata» (Elhaida era nel team Cocciante, ndr) dai risultati catastrofici. Tecnicamente non fa una piega. Dico solo che la canzone era sbagliata e che ha solo 20 anni”
Economicamente non è ricco, oggi:
“Zero. Ho un contratto a progetto con Universal. Sta per uscire il mio primo album dove ci saranno altri due inediti ancora più forti di A fuoco. Io ho sempre scritto con il mio vecchio gruppo ma non ho l’esperienza per fare canzoni che oltre a funzionare musicalmente abbiano i numeri per diventare delle hit. E’ giusto che mi affidi per ora a chi questa esperienza ce l’ha. Certo, cerco comunque di metterci sempre qualcosa di mio: in A Fuoco per esempio, rispetto alla versione originale, ho chiesto fosse più dura”
Il suo gruppo con cui suovava -Ostetrika Gamberini- cambierà nome, saranno la band di Timothy e avranno una sessantina di date quest’estate.
Infine, ha le idee chiare per quello che sarà il suo vero sogno diventato concreto:
“Quello lo avrò realizzato solo quando farò un album all’anno”
Via | Vanity Fair