Tiziano Ferro: “Ho fatto amicizia con la tv grazie a Sanremo, Ed Sheeran è il meglio del 2015”
“Il momento di questo 2015 che ricorderò per sempre è Sanremo. Carlo Conti ha creato una scatola perfetta”, Tiziano Ferro torna in tv con uno speciale su Rai 1.
E’ tempo di bilanci. C’è chi ha avuto il meglio dal 2015 e chi, invece, è rimasto un po’ deluso. Non fa parte di quest’ultimi Tiziano Ferro. L’anno che sta per finire è stato, dice a La Stampa, “il più importante, in generale perché sono arrivati i frutti di tutta una carriera. È stato l’anno in cui ho capito che se ti metti a disposizione dei miglioramenti, questi poi arrivano”. I miglioramenti sono le 350mila copie di Tzn, i sold out al tour negli stadi/palasport e il debutto su Rai 1. Mercoledì 30 dicembre, infatti, la rete ammiraglia Rai trasmetterà uno speciale (Lo Stadio).
Ora – dice Ferro – “mi apro di più, mi concedo di più, con rilassatezza, con meno protezione”. L’esperienza dei concerti negli stadi è stata didattica, “mi ha costretto a tornare alla prima elementare. In Italia ciascuno coltiva il suo orticello, anche se piccolo, è difficile cambiare status. Io quest’anno l’ho fatto e la slavina professionale che ne è seguita mi ha spiazzato”. Il passaggio a Sanremo è rimasto nel suo cuore: “Tolto il tour, il momento di questo 2015 che ricorderò per sempre è Sanremo. Carlo Conti ha creato una scatola perfetta, ho cantato tanto e parlato poco, l’orchestra e i fonici hanno fatto un gran lavoro: è stato emozionante, molto molto. Ho sentito un dare/avere con il pubblico che non può essere frutto della mia fantasia e che mi ha riconciliato con la televisione. Al punto che mi piacerebbe succedesse ancora. Quella sera ho fatto amicizia con la tv”.
E visto che di bilanci si parla, cosa promuove della musica del 2015?
“Sto recuperando in extremis un po’ di ascolti dell’anno: ho finalmente ascoltato bene l’album dei Coldplay, che mi è piaciuto molto: interessante il taglio pop, che però non tradisce lo stile cantautorale. R. Kelly come sempre è tra i miei preferiti, Ed Sheeran per me è il meglio del 2015. E a chi vuole sentire qualcosa di diverso consiglio Miguel. C’è stata tanta bella musica quest’anno”.
Il 2 dicembre 2016 uscirà il suo sesto album di inediti: “In questi due anni ho scritto tantissime canzoni. Anche cose assurde, che non usciranno mai: ho i cassetti pieni di pezzi che faccio ascoltare agli amici per riderci su, pezzi swing con un linguaggio antico… Ma è così che trovi i nuovi linguaggi. Ecco, posso dire che quello che sta per accadere ha il sapore di un nuovo linguaggio, marcherà l’avvio di qualcosa di diverso. E non aspetterò molto”.
Il suo desiderio, comunque, rimane quello di essere un “artista invisibile”:
“Vivo quest’epoca di supremazia della musica dal vivo su quella registrata molto a fatica. Amo John Lennon e Lucio Battisti, che hanno fatto pochi concerti e hanno invece passato molte ore chiusi in uno studio, mi piace la vita raccontata nelle canzoni. Vorrei essere un artista quasi invisibile, ma oggi non si può. Dal vivo ti devi reinventare, devi tirar fuori una versione di te che è quasi all’opposto di quella del disco”.