Home Notizie Toni Veltri, Verona è il nuovo singolo: “Una sorta di soliloquio rivolto alla città, con tutto il tormento di questi giorni difficili”

Toni Veltri, Verona è il nuovo singolo: “Una sorta di soliloquio rivolto alla città, con tutto il tormento di questi giorni difficili”

Toni Veltri ha pubblicato il nuovo singolo, Verona. Ecco di cosa parla la canzone e l’intervista al cantante su Soundsblog.it

19 Dicembre 2020 15:09

Verona è il titolo del nuovo singolo di Toni Veltri, in radio dal 14 dicembre scorso. Nella sua carriera vanta vanta  collaborazioni Gianluca Grignani, Michele Zarrillo, Umberto Tozzi, Toto Cutugno e Antonello Venditti.

Verona” rientra nel filone Indie/Pop con sperimentazione vocale tra la Trap, l’RNB e il POP. I suoni elettronici, misti a un kick ipnotico, si mescolano a chitarre acustiche che rispondono a un Sitar iniziale, Strings arpeggiati e un Basso Slap che introduce il finale, con una Drum acustica che fa muovere l’armonia sospesa in un bridge etereo.

Abbiamo chiesto a Toni alcune curiosità sul brano uscito nei giorni scorsi. Ecco cosa ci ha raccontato

Come è nata la canzone Verona?

Verona nasce proprio nella città di Verona. In una notte di venerdì. Ero in giro con un amico e ricordo che si toccava con mano quasi una felicità diffusa, gente che ballava, artisti che cantavano, bar pieni, famiglie che passeggiavano per le vie: era una notte magica, tuttavia nello spazio di qualche secondo mi son sentito vuoto dentro, una sorta di malinconia, nostalgia che mi ha creato malessere. Questo sentimento mi è rimasto dentro per un po’, finché ho deciso di scrivere una canzone, una sorta di soliloquio rivolto alla città di Verona, da cui traspare tutto il tormento e l’inquietudine di questi giorni difficili, di una società senza certezze (“che sarà di noi”). “Verona” rientra nel filone Indie/Pop con sperimentazione vocale tra la Trap, l’RNB e il POP. E’ stato arrangiato dal Maestro Giancarlo Prandelli con la collaborazione di Massimo Galfano, io stesso ho voluto prendere parte attivamente a tutte le fasi di produzione, arricchendo il percorso creativo con le mie sensazioni ed emozioni.

Il video è stato girato proprio in una Verona deserta. Perché questa scelta?

Abbiamo fatto questa scelta per provare a tradurre in immagini quel sentimento che ho sentito dentro di me quella notte… la nostalgia, la mancanza. In più ho voluto rendere omaggio a una città fantastica: Verona di notte è uno spettacolo! C’era un atmosfera veramente surreale e magica. Nato da un’idea mia e di Massimo Galfano, è stato girato dal bravissimo Carlo Neviani e dalla troupe di Davide Franzoni (Regista di fama nazionale della Image mix 35), sfidando il freddo di fine ottobre. Le immagini esaltano la città ricca di dettagli incredibili: dall’Arena e piazza delle Erbe, fino alla famosa collina dalla quale si scorge l’Adige, i castelli e le mura.

Che progetti hai per il futuro?

Stiamo lavorando al nuovo album. Poi stiamo progettando anche concerti è forse una tournée… Covid permettendo ovviamente. Insomma, abbiamo tanti progetti in lavorazione, non voglio anticipare troppo…

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