Tony Iommi ha composto un brano per la chiesa di Birmingham
“E’ un brano un po’ differente rispetto a quel che faccio con i Sabbath!”
Tony Iommi ha composto un brano molto speciale per la Cattedrale di Birmingham, la sua città: si chiama “How Good It Is” ed è un canto di chiesa, con il testo ispirato al Samo 133. Potete ascoltarlo cliccando qui su YouTube: Tony suona la chitarra, ed il coro della chiesa canta.
“E’ un brano un po’ differente rispetto a quel che faccio con i Sabbath!
E’ stato bello essere coinvolti in un lavoro per la Cattedrale, è un modo per ringraziare la mia città.
All’inizio della nostra carriera, la gente pensava che fossimo satanisti, ma non lo eravamo affatto. I testi parlavano esattamente dell’opposto, dei pericoli della magia nera e del satanismo!”
Questa particolare collaborazione con il coro della chiesa è nata dall’amicizia di Tony con il reverendo Catherine Ogle, decano della cattedrale:
“Ho conosciuto Tony grazie ad un amico comune, e ci siamo trovati a parlare di una collaborazione musicale. Poi, quando Tony si è ammalato, ci siamo conosciuti meglio, abbiamo parlato spesso e io pregavo molto per lui. Ora, lui mi ringrazia con questo dono meraviglioso per la cattedrale. Il testo della canzone è tratto da un passaggio nei testi sacri, e manda un messaggio positivo per le persone che vogliono vivere insieme in pace e armonia – e questo è quel che le persone di Birmingham vogliono: è una città che nel tempo ha dimostrato come persone diverse sotto ogni punto di vista, possano vivere insieme.
E’ bello che un figlio di Birmingham che ha ottenuto un successo incredibile, voglia restituire qualcosa alla sua città – che abbia voluto farlo donando qualcosa alla chiesa della città è commovente.”
Salmo 133
Per chi volesse approfondire il testo di How Good It Is, ecco il Salmo 133, che lo ha ispirato.
[1] Canto delle ascensioni. Di Davide.
Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme!
[2] È come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
[3] È come rugiada dell’Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre.