Top e flop del 2012 – I migliori album italiani e stranieri – la lista di Alberto Graziola
I migliori e i peggiori album del 2012, i singoli flop e top dell’anno: scopri le pagelle su Soundsblog
2 gennaio 2013. Ci siamo lasciati ufficialmente alle spalle il 2012 e siamo appena entrati nel primo mese del nuovo anno. Ci saranno nuovi album, singoli, successi e flop. Artisti che ritorneranno con un disco inedito sperando nel successo (citofonare, tra i più noti, Lady Gaga e Mariah Carey) e chi dovrà ricominciare a pensare ad un nuovo Lp, lasciandosi alle spalle un insuccesso probabilmente inaspettato (avete letto la lista dei flop e dei top del 2012?)
E così, dopo la classifica del nostro Intweetion, ecco pronto (?) a dichiarare i miei personali top e flop, indipendentemente dalla classifica e dal successo ottenuto nelle charts. Dischi, singoli e tutto quello che può essere considerato degno di nota o da dimenticare al più presto nel 2012 musicali appena concluso.
Pronti? Cliccate dopo il salto!
Questi dodici mesi, personalmente, non mi hanno entusiasmato particolarmente per quanto riguarda gli album. Non ho dovuto eliminare troppi nomi per poter scegliere i migliori. Sono questi, che potete leggere qui sotto. Non hanno un ordine crescente o decrescente!
I migliori album del 2012
Gossip, A Joyful Noise: un album che conquista sempre più con gli ascolti e che dopo il primo singolo Perfect World ha partorito la perla “Move in the Right Direction”. Beth Ditto è sempre e comunque simbolo di garanzia e qualità. Anche in questo, perché no?
Frank Ocean, Channel Orange: è riuscito, grazie a questo album, ad imporsi senza alcuna promozione martellante o simili. In questo caso, la voce, il passaparola e le esibizioni live hanno fatto tutto, trasformandolo immediatamente in un cantante di serie A. Prossimo favorito ai Grammy, sentiremo ancora parlare di lui. Così deve essere. Ricordate l’esibizione agli Mtv Video Music Awards 2012 con “Thinking About You”?
Kylie Minogue, The Abbey Road Sessions: anticipato dalla meravigliosa “Flower” -attesissima dai fan come singolo- l’album della fatina del pop è convincente, misurato, elegante e trasforma vecchi successi in nuove interpretazioni interessanti. Al centro, la voce che non manca e che Kylie vuole ricordarci di possedere.
Pink, The Truth about love: Ho ascoltato Pink nei suoi precedenti album, seguendo i singoli estratti ma senza veramente ascoltare a ripetizione un suo album. E, ‘stranamente’, mi è successo proprio con questo suo ultimo lavoro. Un disco che alterna momenti rock a ballad emozionanti.
Arisa, Amami: Ai tempi avevo dato un voto alto alla recensione del suo album. E, a distanza di mesi, confermo la sorpresa e la bellezza di questo album. Un cambiamento necessario al look e all’immagine che ha permesso alla cantante di mostrare voce e di trasmettere emozioni. “Malamoreno” è ormai il passato e questa nuova Arisa è da premiare. Ca**o, se è da premiare! (cit)
Lana Del Rey, Born To Die: Il boom, poi le critiche: “Non sa cantare dal vivo, scandalo!” e le difese “Non è vero, è brava, guardala in questo video!”. E’ esplosa Lana Del Rey ad inizio anno e poi, col tempo, è stata ridimensionata. Non chiediamo un espressione da ‘Capodanno tutto l’anno’ e la sua aria sempre un po’ apatica non permette al personaggio di brillare particolarmente di verve e simpatica, ma l’album è interessante e ci sono pezzi che meritano davvero di essere ascoltati. In attesa della prossima, importante, prova.
Marco Guazzone e Stag: L’atlante dei pensieri: scoperti a Sanremo 2012 con “Guasto”, hanno realizzato il loro primo album, L’altlante dei pensieri e hanno conquistato i fan col passare delle settimane e dei mesi. Una band dal sapore british che meriterebbe maggiore attenzione
I peggiori album del 2012
Carly Rae Jepsen, This Kiss: è possibile cantare canzoni del repertorio di una quindicenne avendo ventisette anni? Sì, se si ti chiami Carly Rae Jepsen
Pink Friday: Roman Reloaded – The Re-Up: Era meglio lasciar passare qualche mese e poi tornare con un nuovo album, Nicki…
Green Day, Uno! Dos! Tre!: dimentichiamo questi tre album al più presto… forse sarebbe stato meglio tenere i pezzi migliori di questi tre Lp e pubblicare un solo disco
I singoli peggiori del 2012
Carly Rae Jepsen, Call Me Maybe: non potevo non inserirla. Ai primi ascolti la trovavo simpatica e leggera, poi è diventato tormentone globale e l’effetto ossessione mi ha portato a diventare insofferente verso il brano
Emma, Cercavo Amore Remix: se il singolo originale era anche orecchiabile, la versione remix, invece, è decisamente evitabile. A peggiorare il tutto, il video senza capo né coda
Madonna, Turn Up The Radio: terzo singolo estratto e girato nel nostro Paese ma privo di mordente e della giusta promozione (come, del resto, il precedente pezzo). Ma se “Girl Gone Wild” era potente, questo è quasi monotono. Una “Gang Bang” avrebbe forse funzionato di più…
Romano & Sapienza, Tacatà: uscito il 5 gennaio 2012, quindi posso inserirlo in questa classifica al negativo. Non serve una motivazione, vero?
Nelly Furtado, Big Hoops (Bigger the Better): il peggior pezzo che la Furtado potesse scegliere per anticipare il suo nuovo “The Spirit Indestructible”
Nicki Minaj, Cassie – The Boys: il millesimo singolo e video estratto della Minaj rischia quell’effetto saturazione inevitabile
Il Pulcino Pio: e il trattore bruum, il trattore bruum, il trattore bruum e il pulcino…..(squeck)
Mariah Carey, Triumphant: Il grande ritorno? Scherzavi Mariah, vero?
I migliori singoli del 2012
Muse, Madness: se l’album ha in parte deluso le aspettative, questo è uno dei pezzi che ho più amato in questo 2012
Scissor Sisters, Let’s Have a Kiki: un singolo sottovalutato che diverte, in perfetto stile Scissor Sisters. Meritava più successo ma purtroppo è stato ignorato dal grande pubblico
Lana Del Rey, National Anthem: anche in questo caso non ha ottenuto la giusta attenzione. Brano delicato ed emozionante, video curatissimo e dalla confezione perfetta
Taylor Swift, Ronan: non potevo non mettere un suo pezzo e ho optato per questo, giustamente non inserito nella tracklist finale di Red ma straziante. Poesia pura nella sua ‘semplicità’
Nicki Minaj, Starhsip: se lei non mi ha mai entusiasmato (anzi…) non possiamo negare la forza di questo brano, adatto per chi vuole ballare e liberare la mente per qualche minuto
Tiziano Ferro, Troppo buono: è dal primo ascolto dell’album che speravo venisse estratto questo pezzo, quindi sono onestamente di parte
Katy Perry, Wide Awake: alla notizia di una riedizione di Teenage Dream ho scosso la testa, per nulla convinto. Poi questo video e la canzone mi hanno convinto a cambiare idea. Pop allo stato puro.
Pink, Try: L’album è nei migliori dell’anno anche grazie a questa perla di canzone. Ottima ballad da ricordare e portare con sè nel 2013
Maroon 5, Payphone: il tormentone che, invece, mi conquista (a differenza dei due pezzi citati nel ‘libro nero’)
Menzioni ‘speciali’ top & flop
Discorso a parte che ritengo sia il caso di aggiungere tra i cantanti che hanno maggiormente fatto discutere in questo 2012. Lotus di Christina Aguilera è un album discreto (qui la recensione) ma il progetto è stato gestito in maniera pessima, con un primo singolo che non valorizzava la voce della star, un disco poco promosso e un secondo singolo ancora senza video (se mai lo avrà). Discorso simile per MDNA di Madonna: album inferiore alle attese per qualità dei brani e vendite con un tour che, invece, ha sbancato ovunque, mostrando l’amore dei fan per la popstar. Menzione a parte e plauso per Taylor Swift, decisa a conquistare anche l’Europa con il suo ultimo album, Red. Il 2013 ci dirà se riuscirà o meno nell’impresa ma negli Usa è già record ufficiale. Ultima menzione speciale per “Una storia semplice” dei Negramaro, incluso proprio per i sei brani inediti aggiunto alla raccolta.