Tube Station: musica in metropolitana
Con la penuria di spazi per esibirsi e un mercato discografico in seria difficoltà, i due appuntamenti come quelli del 25 e 26 settembre a Roma rischiano di diventare molto più che un successo. 100 band musicali, per oltre 600 giovani artisti in 24 ore di programmazione musicale su tanti diversi palchi allestiti. Tube Station
Con la penuria di spazi per esibirsi e un mercato discografico in seria difficoltà, i due appuntamenti come quelli del 25 e 26 settembre a Roma rischiano di diventare molto più che un successo. 100 band musicali, per oltre 600 giovani artisti in 24 ore di programmazione musicale su tanti diversi palchi allestiti.
Tube Station è una manifestazione che (come suggerisce il nome) si svolgerà nelle stazioni metropolitane di Roma, alle fermate di Battistini, Cipro, Giulia Agricola, San Paolo, Piramide e Ponte Mammolo. L’idea è di trasformare le stazioni in una specie di palco per artisti emergenti, che potranno essere ascoltati da un pubblico vasto e spettatori qualificati come artisti affermati e talent scout. L’intera manifestazione sarà presentata da noti Vj.
Ogni palco ospiterà a turno circa dieci band, con 15 minuti di tempo per ciascuna. Il risultato sarà un mini concerto della durata di circa un’ora e trenta. A fare da ‘tutor’ per i ragazzi ci saranno Simone Cristicchi (il 25 alle 20.30 alla stazione Cipro) e Alex Britti (il 26 alle 20.30 alla stazione Cipro). Concerto finale, per chi si sarà distinto, il 1 ottobre presso la sala Sinopoli dell’ Auditorium, con Meg, Velvet, Niccolò Fabi, Lillo & Greg e Blues Willies.
Sostenuta dal comune di Roma e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali l’iniziativa è sicuramente lodevole, anche se, c’è da chiedersi perché, invece di investire in queste manifestazioni sporadiche, non si prova a potenziare realtà più piccole, agguerrite e già esistenti.