#Ultimoconcerto, 27 febbraio 2021: l’evento che non c’è simbolo del silenzio di un anno senza live (club)
Ultimo concerto, l’atteso evento in live streaming del 27 febbraio si è trasformato in un efficace appello per i concerti spariti da un anno
#Ultimoconcerto era l’evento atteso per questa sera, dalle 21, in live streaming, a un anno di distanza dall’inizio di questo incubo legato al Covid-19 che ha cambiato le vita di tutti quanti. Una iniziativa che vedeva, in campo, 120 live club con una serie di esibizioni di artisti che avevano accettato, di buon grado, di far parte di questa serata speciale. Dai Lacuna Coil ai Subsonica, dall’Alcatraz all’Hiroshima Mon Amour.
C’era un link, www.ultimoconcerto.it al quale collegarsi per poter assistere alle performance in streaming. Eppure, collegandosi alle 21, il live non partiva. Ritardo? Troppe connessioni? No, un video molto semplice racchiudeva il senso di questo evento… inesistente. Un messaggio che aveva lo scopo -più che legittimo e meritevole- di attirare attenzione, di incuriosire e di mostrare, poi, il nulla. Quello che, purtroppo, ha circondato chi, da 12 mesi, non può più lavorare e ospitare eventi. Nemmeno con tutte le regole da seguire, nemmeno con distanziamento sociale, mascherina, un numero limitatissimo di pubblico.
“Nessun concerto, ecco lo avete capito anche voi. Qui è dove siamo adesso: la realtà che viviamo oggi, che rischia di essere anche il nostro domani. Ma vogliamo cambiare il futuro. L’ultimo concerto? L’avete già vissuto nel 2020. Il prossimo? Noi vogliamo che ci sia. Dateci voci, ci mettiamo la passione e i palchi”.
Cliccate qui per leggere il manifesto.
Un muro di silenzio, la sensazione più rumorosa e amara che mai, che accompagna i concerti mancati e le performance attese da ormai mesi e mesi.
Non vi abbiamo preso in giro. I vostri artisti non vi hanno voluto fare un brutto scherzo.Abbiamo voluto trasmettervi un messaggio.Farvi capire qual è la situazione in cui ci troviamo.Da un anno, siamo obbligati al silenzio e cerchiamo di galleggiare, di preservarci per un futuro,
E’ questo parte del messaggio che ha, poi, accompagnato la spiegazione di questo ultimo concerto mancato. Affinché l’attenzione si sposti su questa situazione difficile, su un settore (insieme a molti altri) colpito ma non annientato e che cerca di annaspare sperando in una luce che NON DEVE essere troppo lontana.
Perché questo, prima o poi, finirà. E i concerti e la musica live dovranno continuare, senza dimenticare MAI i live club che hanno visto azzerati i loro incassi.
Perché ogni giorno che passa, è sempre un giorno in meno al Primo (e non ultimo) Concerto della nostra vita, Capitolo 2.0.