Vasco e 700 mila fan ai concerti: lode de “La Stampa”
Leggo non senza simpatia e un minimo di stupore dal sito ufficiale di Vasco un piccolo ma significativo articolo pubblicato su “La Stampa” il 30 dicembre, proprio al termine del 2007, con la firma di Marinella Venegoni. Si parla a rubinetti aperti, in maniera appassionata, partendo da dati oggettivi. Vi riporto il testo del breve
Leggo non senza simpatia e un minimo di stupore dal sito ufficiale di Vasco un piccolo ma significativo articolo pubblicato su “La Stampa” il 30 dicembre, proprio al termine del 2007, con la firma di Marinella Venegoni.
Si parla a rubinetti aperti, in maniera appassionata, partendo da dati oggettivi. Vi riporto il testo del breve articolo/celebrazione dell’uomo che dentro (nell’anima artistica, nell’energia) non invecchia proprio mai:
“Se l’anno che si chiunde in casa nostra è dominato dal trionfo della musica italiana, se nei dati Siae 2007 l’affluenza ai concerti pop ha superato quella alle partite, il merito è soprattutto suo, delle sue storie maledette o introspettive, dei silenzi e dei rumorosi puntini di sospensione, della sua capacità di resistere lontano dalle scene più a lungo di molti colleghi, ormai schiavi del giro infernale del business e dei vari manager e promoter che li attizzano e convincono a fare sempre di più.
Nascondendo i propri pregi e quasi esaltando a bella posta i propri difetti, Vasco Rossi resta l’indiscusso eroe nazionale del rock: in 700 mila, da Nord a Sud, hanno assistito l’estate scorsa ai suoi concerti negli stati.
E questo, malgrado abbia deciso di non far uscire un nuovo disco (era quali pronto ma, ha spiegato nell’unica intervista annuale, “non so con chi parlare nella mia casa discografica”, e tanti saluti). Certo, anche a lui i problemi non mancheranno: la grandeur consuma, interi decenni negli stati pure.
Quindi lode sì, ma con stoccata finale.
Foto | Simone Centi