Vasco Rossi e gli anni 70/80: “La mia idea non era altro che fare i Rolling Stones. Lo sberleffo. La linguaccia. Giocare a fare la Rockstar”
Vasco Rossi e la riflessione su Facebook sugli esordi della sua carriera: ecco le parole del rocker
Viaggio nella memoria per Vasco Rossi che, via Facebook, ha condiviso una riflessione sulla sua carriera. Era la fine degli anni Settanta, l’inizio degli Ottanta e il cantante aveva le idee ben chiare su quello che voleva dalla vita, dalla musica e che avrebbe ottenuto sempre più, col passare del tempo.
Io cerco di mantenere un contatto con la mia istintività, provo a rimanere quello che sono. Se vi va bene, bene, altrimenti chi se ne frega. Tutto quello che volevo dire l’ho detto nelle canzoni, è un diario. Ho raccontato tutto quello che vedevo, tutto quello che mi stava sul cazzo, volevo provocare reazioni.
Quando una canzone provoca, crea una reazione, ti tiene sveglio. Io volevo tenere sveglia la gente. La mia idea non era altro che fare i Rolling Stones. Lo sberleffo. La linguaccia. Giocare a fare la Rockstar. Erano finiti gli anni ‘70, c’erano i cantautori, che non facevano spettacolo. Io volevo la band, il concertone, la gente che suona. Nei primi anni ‘80 mi prendevano per matto vero, mentre io stavo solo giocando. E ora guarda un po’, mi prendono sul serio. Ma io sto ancora giocando.
Il rocker ha così ribadito il suo lato istintivo, onesto, di dire sempre le cose per quelle che sono e che pensa. Un pensiero anche sulle prime critiche nei suoi confronti, quando era considerato quasi “matto” e stava solo giocando. E ora, che continua a farlo, il rocker viene preso sul serio.