Vasco Rossi nella Enciclopedia Treccani
Vasco Rossi è stato inserito nell’Enciclopedia Treccani: “Qui si fa la storia!”.
Vasco Rossi è stato ufficialmente inserito tra le voci presenti nell’Enciclopedia Treccani. Lo stesso rocker, su Facebook, ha condiviso la notizia:
Vasco Rossi nella Enciclopedia Treccani
La Treccani dedica una voce a Vasco Rossi. “Tra i più rappresentativi artisti della musica italiana, ha saputo creare un originale modello di rock influenzato anche dalla canzone d’autore, entrando nell’immaginario collettivo del nostro Paese” …sono alcune delle definizioni.
(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));
Vasco Rossi nella Enciclopedia TreccaniLa Treccani dedica una voce a Vasco Rossi. "Tra i più rappresentativi artisti…
Posted by Vasco Rossi on Mercoledì 16 dicembre 2015
Direttamente dal link pubblicato nel post Facebook, si arriva sulla pagina del cantante che ha caricato lo screenshot e condiviso la voce di Vasco Rossi:
ROSSI, Vasco. – Cantautore, nato a Zocca (Modena) il 7 febbraio 1952. Tra i più rappresentativi artisti della musica italiana, ha saputo creare un originale modello di rock influenzato anche dalla canzone d’autore, entrando nell’immaginario collettivo del nostro Paese. Vincitore di numerosi dischi di platino, nel 2005 è stato insignito di una laurea honoris causa in scienze della comunicazione dalla International University of languages and media di Milano.
L’esperienza come disc jockey nelle radio libere degli anni Settanta costituì la premessa del suo esordio come cantante nel 1977. Con gli album Non siamo mica gli americani (1979), Colpa d’Alfredo (1980), Siamo solo noi (1981), Vado al massimo (1982), Bollicine (1983) ha conquistato una vasta popolarità presso il pubblico giovanile, che si è riconosciuto nel suo rock disimpegnato, ironico e dissacrante.
Una prima cesura nella sua carriera è coincisa con l’arresto per detenzione di stupefacenti nel 1984, dopo il quale è tornato sulla scena con gli album C’è chi dice no (1987), Liberi liberi (1989), Gli spari sopra (1993), Nessun pericolo… per te (1996) e Canzoni per me (1998). In questi lavori si può apprezzare un’evoluzione musicale e un crescente interesse per tematiche politiche e sociali. La fine degli anni Novanta ha coinciso con la consacrazione definitiva presso il grande pubblico, cui hanno contribuito le apprezzate esibizioni dal vivo (Rock sotto l’assedio, 1995, contro la guerra in Iugoslavia; Heineken Jammin’ Festival di Imola, 1998) e la pubblicazione di ulteriori lavori discografici (Rewind, 1999; Stupido hotel, 2001; Buoni o cattivi, 2004; Il mondo che vorrei, 2008; Vivere o niente, 2011).
L’ideale di trasgressione e divertimento che animava i suoi primi album ha ceduto progressivamente il passo a tematiche più intime e personali, come la disillusione nei confronti dei rapporti interpersonali e l’angoscia della solitudine. Durante la tournée negli stadi iniziata nel 2011 è stato costretto ad allontanarsi dalle scene per motivi di salute. Lontano dal palcoscenico per circa due anni, ha pubblicato il singolo I soliti (inedito che chiude il docufilm autobiografico Questa storia qua, realizzato da Alessandro Paris e Sibylle Righetti), l’album L’altra metà del cielo (2012), contenente gli arrangiamenti orchestrali di alcuni suoi brani presentati al Teatro La Scala, e l’album dal vivo Live Kom 011: The complete edition (2012), documento della tournée interrotta a causa dei diversi ricoveri in ospedale. Nello stesso anno ha dato alle stampe il libro autobiografico La versione di Vasco. Nel 2014 è tornato sulle scene con una serie di concerti dal titolo Live Kom 2014, ideale prosecuzione della tournée interrotta nel 2011. Le nuove esibizioni dal vivo sono state anticipate dall’uscita di alcuni singoli (L’uomo più semplice e Cambia-menti, 2013; Dannate nuvole, 2014), disponibili in versione digitale e ampiamente pubblicizzati sui social network. Nell’ottobre 2014 ha pubblicato Sono innocente, diciassettesimo album in studio della sua carriera. Nel 2015 alla Mostra del cinema di Venezia è stato presentato il documentario di Fabio Masi, Il decalogo di Vasco, un ritratto surreale e inedito dell’artista.