Vedi chi erano i Beatles, speciale: tutte le curiosità, notizie e canzoni

“Esattamente 50 anni fa, in Italia, c’era il gruppo più importante ak mondo”. Fabrizio Frizzi inizia il racconto dei Beatles. Alla stazione di Milano c’è fermento (immagini in bianco e nero a testimonianza). Alla sera arriva il treno partito da Lione con i Beatles a bordo.

Primo disco nel 1962. E prende il via la Beatlesmania.

Mentre i Beatles arrivavano a Milano, la Rai trasmetteva la prima tappa del Cantagiro. Quando si dice, tempi contrapposti…

Una delle prime interviste dei Beatles. Doppiati. DOPPIATI. Passioni? “Automobili, ragazze e cose del genere”.

Siamo a Buckingham Palace dopo aver ricevuto delle medaglie direttamente dalla Regina.

Una fan “disperata” perché Ringo Starr si è sposato.

Frizzi ricorda quando, da piccolo, a 7 anni, era andato a vedere i Beatles con mamma e papà.

Festa per i 50 anni dei Beatles in Italia.

Gianni Minà ammette che, ai tempi, non li conosceva ma era ben conscio della loro fama. Riuscì a vederli mentre stavano girando “Help”

Minà e i Beatles: “Conosci delle ragazze da presentarci?” Appuntamento a Milano. Primo brano dei Beatles era Twist and Shout, cover band sul palco

Giugno 1965, in Italia si parlava del colpo di Stato in Algeria. La cronaca riporta la notizia di un capomafia siciliano implicato in una serie di atti terroristici (Giuletta carica di tritolo con 9 persone, polizia e carabinieri compresi). Esodo iniziato, spiaggia affollata. In radio spopolare Ciao Ciao di Petula Clark. In tv va in onda Giochi senza frontiere mentre il cinema trasmette solo seconde visioni.

I Beatles Story insieme a Fausto Leali per Please Please Me. In inglese e italiano… “Tu sei stato il primo, in Italia, ad incidere e a comporre una canzone dei Beatles”. Si pettinava come loro, stivaletto compreso.

Fausto Leali, intanto, ci informa di aver anche preso l’aereo con i Beatles. Poi canta “La campagna in città”

C’era anche Guidone al concerto dei Beatles. Chiedono a Fausto Leali chi si ricorda di quella serata: “Beh, Peppino di Capri…” Entra Guidone: “Ah, vero, c’era anche lui ma non ricordo il nome!”. Rivedrò questa scena per un paio d’ore.

Si torna alla passione dei Beatles per le belle donne. Ancora una volta.

Gianni Bisiach è stato il primo a intervistarlo: “Mi avevano chiesto di fare un servizio su Papa Giovanni… Quando andai a Londra mi disse Ti faccio conoscere 4 ragazzi… Io ho detto “A me interessa fino a un certo punto”. Poi mi portò in questo teatro vuoto a Londra e conoscevo Celentano e Mina in Italia e non mi impressionarono molto… Paul, che voleva sempre scherzare, disse “Facciamo l’intervista sotto la pioggia a dirotto!”

Intervista sotto la pioggia. Risultato: Paul si era preso l’influenza. Poi, quella vera intervista in camerino, dopo essersi cambiati.

Can’t Buy Me Love nuovo pezzo live dei Beatles.

Alberto Mannolesi ha portato il cimelio del primo concerto e dell’ultimo dei Beatles, a Roma. 5.000 e 7.000 lire.

Luglio 1965. I Beatles cantano a New York. Parliamo di Help.

Minà ricorda: appuntamento in stazione a Milano con i Beatles. “L’impresario aveva fatto la Resistenza, era un partigiano, era una persona piena di ideali…Vide che avevo preso confidenza con loro. Mi disse “Rimani con noi”. Quando sono arrivati a Milano lo hanno riconosciuto subito. “Tu pensi alle ragazze…”. Aridaje… Ha lasciato i Beatles nella 600. Ringo e George vennero nella 600, Paul e John invece nella Roll Royce. Niente Piper (come pensavano di fare) e li ha portati in un night dove suonava Fred Buongusto.

Augusto Righetti e le Ombre avevano suonato prima dei Beatles. Sono entrati in un locale vicino al Duomo dove loro si stavano esibendo. Foto ricordo e spartito autografato.

Minà specifica che ai Beatles era piaciuto Buongusto. Poi sono tornati in albergo: “Lennon faceva lo joga, gli altri… c’avevano tante amiche lì…”

Entra Peppino di Capri con Don’t Play That Song. Fu applaudito prima che i Beatles si esibissero: “Ricordo un grande impianto sonoro”. Ha portato un filmato personale dell’epoca. Con i Beatles ci fu distanza ma riuscirono a fare una foto insieme.

Insieme agli Innocenti, Peppino canta Girl.

Due fan con immagini inedite dei Beatles. Marcella racconta che ebbe i biglietti del concerto dopo i quadri della scuola. Quale regalo migliore?

Fabrizio ricorda di quando dovette intervistare -lo stesso giorno- i Beatles e Mick Jagger. Con i primi andò tutto bene, con il membro dei Rolling Stones no. Lo fece avvicinare a dei comignoli per alcune foto ma il fumo gli macchiò tutti i vestiti (bianchi) e Jagger se ne andò Qualche tempo dopo, durante un concerto della band, andò in camerino a salutare Mick. Lui si ricordò di Fabrizio e ordinò alle sue guardie di allontanarlo.

Ken Scott entra in studio. Ha iniziato a lavorare nella musica da giovanissimo: “Un venerdì scrissi in tutti i posti in cui potevo, il mercoledì avevo avuto un colloquio… dieci giorni per cambiare completamente la mia vita”. Dallo studio di Parigi, vide una scatola con due titoli in tedesco e un altro con scritto Beatles, Can’t Buy Me Love. “Ho pensato, Mamma mia la mia band preferita! Aveva per le mani il provino del singolo che sarebbe uscito pochi giorni dopo”. La prima volta che li ha incontrati di persona? “Sono andato a lavorare e ho visto un sacco di ragazzine. Camminavo in un corridoio e vide George Harrison e George Martin…”

“Sapevo che c’erano, sono diventato amico con Norman Smith, ingegnere del suono dei primi album”. Non mi faceva entrare perché non volevano estranei. Poi, lui 16enne, voleva entrare. Entrò con la macchina fotografica per scattare fotografie.

I’ll be back in sottofondo mentre si ripercorre la carriera di Scott. Il rapporto umano? “La prima volta che cominciai ero uno dei componenti della squadra, del team. Poi con il passare del tempo i rapporti si sono stretti parecchi, ero al posto giusto nel momento giusto”.

E’ il momento di Yesterday. Ed ecco Catherine Spaak che, nel 1966, l’aveva incisa in italiano.

Il ricordo del concerto dei Beatles. Aveva vent’anni. Immagini di repertorio con Anna Magnani, Teo Teocoli e Alfonso Signorini a vederli dal vivo.

Tra gli anni 60 e i 62 i Beatles si fecero anni di esperienza ad Amburgo.

I The Innocents cantano Ain’t She Sweet

Si torna con Amanda Lear che ha frequentato i Beatles anche come amica. “Che brutta sedia!”. LA AMO. “Una delle mie migliore amiche, Patty, era modella come me. George mi piaceva da matti ma era sposato con Patty”. I Beatles frequentavano i Rolling Stones, si trovavano insieme in discoteca, in ristorante. “Il cervello del gruppo era John Lennon, molto intelligente. George più sognatore, attratto dalle cose orientali, dal misticismo. Ringo era quello più “normale”, il più furbetto era Paul”.

Yoko Ono un giorno ha mandato un manager a comprare dei baffi di Dalì: voleva pagare 5.000/6.000 dollari per un pelo dei suoi baffi: “No, no questa è una strega, perché con un pelo puoi fare una fattura…” L’ha mandato in giardino a prendere un pezzo d’erba come un pelo della sua barna a Yoko Ono che ha pagato.

Il figlio del sarto personale dei Beatles ha portato i capi in voga: “Mio papà lavorava a Londra, era sarto di tante popstar. Gli dovette fare dei vestiti completamente diversi proprio per loro”. Giacca amata da George, gilè da Paul.

Suo padre ha creato 500 vestiti circa per i Beatles: per il privato, video e palcoscenico.

Giovanissima cover band per Eight Days A Week

Stefano Biancastelli, invece, ha 11 anni e ha una grande passione per i Beatles da quando ha 8 anni. “La storia del doppio Beatle gli ha fatto nascere la passione per la band”. Canta I Feel Fine.

I Beatles hanno scritto delle canzoni per i Rolling Stones. Tra queste, ascoltiamo I Wanna Be Your Man, cantata poi anche dai Fab Four. In studio, poi, cover band di You can’t do that.

La band dei Wonders è stata quella più votata dal web. Si esibiscono in I Saw Her Standing There.

Beatlestory con Ticket to Ride negli ultimi minuti dello speciale dedicato ai Fab Four.

Ken Scott torna in studio con in sottofondo Your Mother Should Know, il primo brano con cui ha collaborato con i Beatles.

Saluti a Scott con Hey Jude. Furio Colombo ha conosciuto i Beatles tornando dal Vietnam.

Termina a mezzanotte lo speciale dei Beatles: “Per festeggiare i Beatles ci rivedremo fra 50 anni”. Si chiude con All You Nees is Love.