Home Interviste Verdiana a Soundsblog: “Nel centro del caos è la mia carta d’identità. Ho trovato la giusta chiave per esporre le mie corde più intime al mondo”

Verdiana a Soundsblog: “Nel centro del caos è la mia carta d’identità. Ho trovato la giusta chiave per esporre le mie corde più intime al mondo”

Verdiana presenta Nel centro del caos ai lettori di Soundsblog

pubblicato 27 Marzo 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 20:40

E’ uscito, lo scorso 25 marzo, Nel centro del caos, il nuovo album di Verdiana Zangaro, anticipato dal singolo Inesorabilmente (dell’etichetta Carosello Records). La giovane cantautrice, finalista dell’edizione 2013 di Amici, presenterà dal vivo l’ultimo lavoro discografico stasera al Blue Note di Milano. Per la scrittura dei testi la giovane interprete è stata affiancata da grandi autori quali Brunori SAS, Ermal Meta, Niccolò Agliardi, Luca Chiaravalli, Andrea Bonomo, Mario Cianchi, Debora Vezzani, Fabio Barnaba e la giovane cantautrice di origini italo tanzane Chanty.

Abbiamo incontrato Verdiana per farci raccontare, dalla sua viva voce, le emozioni di questo nuovo ambizioso progetto canoro.

Quali aspettative hai su quest’album?

Spero di suonare tanto live questo disco. E’ stato concepito per questo. Ritorniamo all’origine, quello che ho sempre fatto, anche prima dell’esperienza di Amici. Spero di girare tanto l’Italia per far ascoltare le mie canzoni.

Qual è il caos a cui fai riferimento nel titolo del cd? Mi riferisco, in particolare, anche alla scelta della copertina…

Volevo una ccopertina che centrasse assolutamente il disco. Io sono al centro di un cerchio umano che rappresenta il caos. Questo titolo ha due motivazioni: una di natura prettamente astrologica… sono del segno dei Gemelli e vivo una quotidianità assai caotica, sia come una forma di ribellione nei confronti di mia mamma che, fin da quando ero bambina, era superlegata alla maniacalità dell’ordine. Ricordo queste pile di panni stesi e perfettamente stirati… non si poteva assolutamente entrare in camera da letto… io avrei follemente spargere quegli abiti per tutta la casa e fare le mie piramidine come accade coi Lego. Il caos vuole essere la fotografia della mia generazione che si trova a vivere un momento storico molto difficile legato proprio alle scelte. Mi sono sentita spesso in una bolla d’aria. Questo accade perché noi giovani, oggi, siamo costretti, spesso a prendere decisioni diverse da quelle per cui abbiamo studiato, sognato, desiderato. Questo disco vuole essere un augurio per tutta lamia generazione. Che ognuno possa trovare la propria stella danzante, qualcosa di unico che non cada nella standardizzazione che ormai vive costantemente nell’epoca moderna.

L’album è uscito da appena due giorni. Siccome sei molto attiva sui social network, sei riuscita a testare già gli umori dei tuoi tanti fan?

Mi sembra che il disco sia piaciuto. Mi fa molto piacere. E’ la mia carta d’identità perché racchiude la Verdiana sincera… ci sono dentro tutte le mie influenze musicali, suonato dalla mia famiglia ovvero la mia band. E’ un mio piccolo figlioletto. Ci tengo particolarmente che sia piaciuto anche a chi mi seguiva precedentemente.

Come ti stai preparando, invece, al vero e proprio bagno di folla con i tuoi sostenitori?

E’ sempre una grande sorpresa incontrare questi ragazzi che fanno dei gesti incredibili. Ieri, per esempio, eravamo a Roma, un fan mi ha portato una lattina di Coca Cola con scritto il mio nome che aveva conservato questa estate per donarmela nei store di quest’album. L’ho trovato molto tenero.

Qui, ti presenti come interprete e co-autrice dei pezzi. Come ti sei trovata in questa doppia veste?

In realtà, in questo disco c’è stato l’abbattimento di un muro di alcune insicurezze legate alla scrittura. Ho trovato la giusta chiave per esporre le mie corde più intime al mondo. Sono particolarmente contenta.

Dalla tua uscita ad Amici, hai pubblicato due Ep ed un album di inediti. E’ stata una precisa scelta artistica per raccontarti a tutto tondo magari evitandoti un periodo di lontananza dalle scene musicali per raccogliere le idee…

Dopo l’uscita di Lontano dagli occhi (realizzato in pochissimo tempo perché in contemporanea c’erano le prove per il serale di Amici), ho sentito l’esigenza di fare un riarrangiamento di alcuni brani usciti in quel disco. Siccome io sono legata alla vecchia scuola, ho sentito proprio l’esigenza di avere un contatto con i musicisti, ascoltare il sound che cresce piano piano. Avevo la necessità di portare quei brani più nel mio sound, nel mio modo di fare musica. Questo ultimo disco invece racconta un’altra parte, c’è tutto il mix delle mie influenze.

Perché la scelta di pubblicare due singoli (Aria ed Inesorabilmente) prima dell’uscita dell’album?

Abbiamo scelto di dare una preview di questo disco con Aria facendo un lyric video che mi rappresentasse: sognante e fumettato. Aria era un brano che nasceva da me, volevo dare questa impronta. Un brano meno immediato del secondo. Desideravo preparare chi mi segue ai diversi sapori di questo disco. Inesorabilmente racconta la verità delle coppie di oggi, che si trovano spesso a combattere con le tentazioni e spesso accade che capita di tradirsi. A volte, non si riesce a stare lontano l’uno dall’altra. L’amore frega due caratteri non ligi alle regole.

Come mai non hai presentato questi pezzi (evidentemente già pronti per il disco) a Sanremo?

Quest’anno non ho proprio pensato di presentarmi a Sanremo. Credo che questo sia dovuto anche al fatto che mi sia già presentata tra i Giovani a sedici anni. L’ho vissuto con assoluta incoscienza. A quell’età sei solo una voce, ci vuole del tempo per sviluppare una concezione matura sulla musica. Ora che ne ho 28 (sto diventando un pò vecchietta, ride), ho la necessità di ponderare certe decisioni importanti. Il palcoscenico dell’Ariston è un posto dove ti esponi tanto. Ed è giusto arrivarci con una certa consapevolezza dei propri mezzi.

In questo ultimo anno quanto ti senti accresciuta dal punto di vista professionale?

Sicuramente tanto. E’ negli incontri che risiede l’energia della vita. Ho conosciuto grandi professionisti che mi hanno regalato il loro punto di vista sulla musica. Una vera e propria forma di arricchimento.

Come sei riuscita a cancellare questa “macchia” di eterna figlia di talent…

Io sono una che non ama molto il pregiudizio. Ho avuto la fortuna di ascoltare tanti generi di dischi perché mio nonno aveva un’emittente libera. Le barriere, spesso, ci sono anche nella musica. Io sono semplicemente una che la musica l’ha amata tutta. Trovo delle cose interessantissime in tutti i generi. Credo che sia stupido mettersi i paraocchi. Bisognerebbe prima ascoltare e poi, invece, scegliere di etichettare la musica. Mi sento serena e non faccio parte della sfera degli ex talent che hanno fatto solo quello. La musica è il mio lavoro da bambina quando mi esibivo assieme a mio padre nei locali a otto anni. La musica è stata la scelta radicale. Capisco ancche i miei colleghi si fanno un sedere tanto per riuscire ad arrivare a certi livelli ed infastidisce un ragazzino che riesce ad imporsi sulla scena discografica. E’ un pensiero che avevo anche io. La musica e il successo relativo arrivi dopo un pò di sacrifici. Alcuni sono più fortunati… ma io faccio parte di quella schiera di persone che è riuscita ad inizare un percorso nel mercato discografico dopo tanti anni di gavetta.

Tornerai a far visita ad Amici? Magari in casetta o al serale per presentare il tuo album…

Non lo so, chi vivrà vedrà. Per ora mi sto concentrando per incontrare i ragazzi nei vari store, stasera sarò al Blue Note di Milano, una data assolutamente importante. Spero di suonare tanto live perché, questo, secondo me, è il vero mestiere che mi dà gioia.

Come giudichi, invece, l’ufficializzazione di Moreno a direttore artistico dei Bianchi?

Credo che per lui sia un gran banco di prova, una bella esperienza tosta. Si confronterà con Miguel (Bosè, ndb) che tutti sappiamo essere una star internazionale con un’esperienza notevole. Gli faccio il mio in bocca al lupo.

Come ti immagini tra 10 – 20 anni?

Spero che non mi passi mai la voglia di cantare. E’ sempre possibile, la vita ti offre sempre tante belle cose. Vorrei fare musica e spero di avere una mia famiglia

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