Verissimo, Antonio Maggio chiude la polemica sanremese: “Era giusto che ripartissi dalle nuove proposte”
Il vincitore di Sanremo Giovani intervistato da Silvia Toffanin.
Antonio Maggio, il cantante 26enne, ultimo trionfatore della sezione Giovani del Festival di Sanremo con la canzone Mi servirebbe sapere, è intervenuto durante la puntata odierna di Verissimo, intervistato dalla conduttrice Silvia Toffanin.
Il cantante, attualmente in classifica con l’album Nonostante tutto, ha voluto definitivamente chiudere una polemica che l’ha coinvolto suo malgrado. Ai tempi della kermesse sanremese, infatti, in molti, soprattutto da parte della stampa, si sono chiesti perché Antonio Maggio figurava tra i giovani mentre Chiara Galiazzo, vincitrice di X Factor proprio come Maggio, tra i big.
Maggio, riguardo questa vicenda, ha dichiarato di non aver mai cavalcato questa polemica, affermando che la decisione di inserirlo tra le nuove proposte è stata giusta e ne ha spiegato il motivo:
Non esiste la polemica con Chiara. Con lei ci ho riso su. Quello che è stato detto non è stato vero. Io mi sono presentato come una nuova proposta dopo gli Aram Quartet. Era giusto che partissi dalle nuove proposte.
Toccato l’argomento X Factor, quindi, Antonio Maggio ha rivissuto quei momenti e l’esperienza nel gruppo degli Aram Quartet:
Ho un ricordo bellissimo di X Factor. Ne parlo da privilegiato perché l’ho vinto. Ho un bel ricordo di quello che è successo durante e dopo.
Riguardo lo scioglimento del gruppo, il cantante è apparso orgoglioso e soddisfatto della sua attuale indipendenza artistica:
Dopo due anni ci siamo confrontati, c’erano punti di vista differenti e abbiamo deciso di dividere le strade artistiche, salvaguardando i rapporti umani. C’erano esigenze creative differenti, ora io ho carta bianca dal punto di vista creativo. Tutti i brani del disco sono stati scritti da me. In un gruppo bisogna condividere la creatività e non sempre è facile.
Maggio, infine, ha anche dichiarato com’è nata la sua passione per la musica:
Da bambino sapevo a memoria le sigle dei cartoni e delle trasmissioni e le ricantavo, costringendo tutti ad ascoltarmi. La canzone che mi lega di più all’infanzia è I cavalieri dello Zodiaco.
Suo padre, però, voleva, per lui, un futuro da calciatore:
Ma si è ricreduto quando mi ha visto nel campo di calcio. Mi diverto a giocare a calcio, è un hobby, sono anche entrato nella Nazionale Cantanti, sono un attaccante statico.