Verissimo, Baby K racconta l’incontro con Tiziano Ferro: “Era tutto predestinato”
L’incontro tra il cantautore e la rapper era avvenuto già nel 2006.
La rapper italiana di origine inglese e singaporiana, Baby K, è stata ospite a Verissimo, la trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin. L’artista 30enne, attualmente in classifica con il suo primo album Una Seria, ha raccontato com’è avvenuto l’incontro con Tiziano Ferro, uno dei produttori del suo album.
Baby K ha svelato di aver incontrato il cantautore di Latina, qualche anno fa, durante un viaggio in aereo:
Non è facile da spiegare: lui è venuto a conoscenza della mia musica grazie a Michele Canova, hanno visto il mio video Femmina Alfa, e si è interessato alla mia musica. Quando ci siamo sentiti, io gli ho ricordato che nel 2006 ci eravamo già incontrati su un aereo, e l’ho disturbato mentre scriveva una canzone, Il tuo boy è preso male, mi sentivo mortificata ma lui è stato molto gentile. Tanti anni dopo, Tiziano disse a Canova che io sarei stata perfetta proprio per quella canzone, Il tuo boy è preso male. A lui gli è preso un colpo, perché non si ricordava di questo aneddoto sull’aereo. Ci piace pensare che sia una cosa predestinata.
Definita erroneamente dalla trasmissione come la prima rapper italiana, Baby K ha chiarito che il rap femminile italiano ha, comunque, un passato ma la difficoltà di emergere in questa scena, e non solo, da parte di una donna, sono ancora tante:
Non sono la prima donna rapper. C’è un passato, con La Pina, Posi Argento, Marya. In questo periodo non emergono tanto. La canzone Sparami è uno sfogo, parlo di chi ascolta il rap e di solito di chi tende ad avere un pregiudizio solo perché sono una donna. Poi parlo del ruolo della donna nel lavoro e in generale in Italia. Nel mio ambiente, c’è meritocrazia. Ho saputo farmi rispettare. Non ho lamentele. Ma in Italia è difficile fare carriera essendo donne. Le donne sono pagate di meno rispetto agli uomini. In tv e politica, ci sono state figure femminili discutibili. La meritocrazia deve far riflettere e l’ho esplorata in questo brano.
Baby K, infine, ha anche svelato l’origine del suo nome d’arte:
E’ un nomignolo che mi è stato dato. Quindi, alla fine, pensavo mi rappresentasse essendo la più piccola della famiglia. Poi, quando andavo agli eventi rap e alle serate black, ero sempre la più piccola. Quindi, alla fine, mi chiamavano Baby K e me lo sono tenuto.