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Chi è Vittorio Grigolo, direttore artistico di Amici 2019?

Tenore di fama internazionale, vincitore di prestigiosi premi, amante della lirica e del rock: ecco chi è Vittorio Grigolo

pubblicato 19 Marzo 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 14:36

Il direttore artistico che si batterà con Ricky Martin nelle fasi serali del talent show Amici di Maria de Filippi 2019 è Vittorio Grigolo. Il nome, lanciato da BubinoBlog, è stato reso noto durante la registrazione dell’ultimo speciale del sabato della trasmissione. Per il tenore toscano, che pur avendo una carriera di tutto rispetto, a differenza del collega, non è noto al grande pubblico generalista di Canale 5, è la prima grande esperienza televisiva in Italia.

Nato ad Arezzo nel 1977, Grigiolo è uno dei più noti tenori italiani a livello internazionale, che dopo aver calcato i palchi più prestigiosi dei teatri del mondo – la Royal Opera House di Londra e il Metropolitan Opera di New York, giusto per citarne due -, dal 30 marzo 2019 arriva alla direzione artistica di una delle squadre di giovani talenti della scuola di Canale 5. Innamorato della musica da quando ha 4 anni, si esibisce come solista alcuni anni dopo nel coro della Cappella Sistina. Esordisce a 13 anni al Teatro dell’Opera di Roma nei panni del pastore nella Tosca di Puccini e a 23 anni diventa il più giovane tenore ad aver mai cantato a La Scala di Miliano. Nel 2008 partecipa all’evento organizzato a Chicago in tributo a Luciano Pavarotti, cantando di fronte a 40.000 persone, ed ottiene una nomination ai Grammy per il Best Musical Show Album. Nel 2010 pubblica l’album The Italian Tenor, che raggiunge la cima della Billboard Classic Album statunitense, mentre per il primo lavoro in studio ottiene l’European Border Breakers Award.

Tra le recenti apparizioni televisive in Italia, ricordiamo quella del 2017 a Music di Paolo Bonolis: aprì la puntata del 6 dicembre con la reinterpretazione di Somebody to Love, classico dei Queen, accompagnato dall’orchestra diretta dal maestro Diego Basso; successivamente si è esibito con E lucevan le stelle, tratto dalla Tosca, e con Show must go on, sempre del complesso di Freddie Mercury. In tale occasione, Grigiolo dichiarò alle telecamere di Canale 5:

A sei anni ho imparato a memoria l’Ave Maria di Schubert per un matrimonio. L’ottico da cui ero andato con mia mamma a prendere gli occhiali mi ha sentito cantarla e mi ha fatto fare l’audizione per le voci bianche alla Cappella Sistina e da lì è iniziato tutto. Sono andato a studiare all’estero e forse è stato giusto fare le valigie e fare le mie esperienze fuori, per poi tornare a casa ed essere accolto così.

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