Willie Peyote a Soundsblog: “Iodegradabile un disco con un fil rouge, quello del tempo”
Soundsblog intervista Willie Peyote in occasione dell’uscita del suo nuovo disco Iodegradabile.
Willie Peyote torna il 24 ottobre con un nuovo album, il quarto della sua carriera. Il titolo dell’album è Iodegradabile.
Il disco è stato definito dallo stesso artista come un progetto discografico basato sul tempo e sul rapporto che abbiamo con esso, nel quotidiano. Si tratta di un disco che parla della paura della fine delle cose, al tentativo di rimanere nel tempo e lasciare un segno che sopravviva a noi stessi, fino alla ricerca vana di dilatarlo il più possibile. Da qui, anche la relazione dei singoli con la degradabilità di oggetti e ricordi, da cui prende il titolo il progetto.
Ecco, a proposito, come Willie Peyote ha commentato il suo disco:
“Perché il tempo è galantuomo ma anche tiranno, il tempo è denaro, è relativo, dà consiglio, mitiga e logora, scorre, passa e scade. E noi in mezzo. Sapessimo il tempo che resta sapremmo davvero usarlo meglio?”
Anticipato dai singoli La tua futura ex moglie e Mango, il disco è stato registrato a Torino ed è stato prodotto da Frank Sativa, già al fianco di Willie Peyote nei lavori precedenti. L’album, suonato dal vivo, vede ancora una volta la partecipazione degli ALL DONE, band composta da Kavah, Danny Bronzini (chitarra), Luca Romeo (basso), Dario Panza (batteria), Marcello Picchioni (synth e piano), che hanno lavorato collettivamente e attivamente durante tutto il processo di creazione del progetto. Rispetto ai dischi precedenti, Iodegradabile ha sonorità più elettroniche e risulta più prodotto, con un aumento delle sfumature musicali, tra cui anche numerosi richiami al mondo sonoro degli anni ’90.
In apertura al post trovate la nostra intervista all’artista, che ci ha parlato del significato del progetto, di una canzone “tosta” come Mango e di una sua possibile partecipazione futura al Festival di Sanremo.