X Factor 2018, gli inediti: opinioni e impressioni al primo ascolto
Inediti X Factor 2018: le impressioni al primo ascolto delle canzoni.
Leo Gassman, Anastasio, Bowland, Luna, Sherol, Naomi, Renza Castelli e Martina Attili sono i cantanti in gara a X Factor 2018 che, al quinto live show, hanno la possibilità di presentare il loro inedito, sul palco del talent show e al grande pubblico. Otto inediti per altrettanti protagonisti di questa dodicesima edizione del programma. E questa sera, la competizione continua.
A sfidarsi per il passaggio al prossimo turno sul palco di X Factor 2018 sono: Luna con l’inedito dal titolo Los Angeles, Sherol Dos Santos che presenterà al pubblico Non ti avevo ma ti ho perso, Martina Attili con il brano già presentato durante le audition e per l’occasione completamente riarrangiato, Cherofobia. Naomi, dopo il ballottaggio della scorsa puntata, cercherà il riscatto sulle note dell’inedito Like The Rain (Unpredictable) mentre Renza Castelli nel segno della continuità presenterà una nuova ballad dal titolo Cielo inglese; Anastasio rapperà su La fine del mondo, brano già portato alle audition mentre Leo Gassmann canterà l’inedito Piume. Infine i Bowland, che cercheranno di continuare il loro percorso a X Factor con il brano Don’t Stop Me.
Questa mattina, al loft di X Factor 12, abbiamo potuto ascoltare, in anteprima, gli inediti che verranno presentati stasera, in diretta, dalle 21.15. Due i pezzi già noti, Cherofobia di Martin Attili e La fine del mondo di Anastasio. Entrambi i brani, però, hanno una nuova veste, con qualche aggiunta (un cambio di strofa riscritta dallo stesso rapper, ad esempio) e modifica.
E’ sempre difficile giudicare un brano dal primo ascolto, è ovvio. Tranne rari cari, ci vogliono diversi ascolti prima che il brano risultati orecchiabile ma è sempre possibile farsi un’idea generale delle potenzialità di una canzone.
C’è una caratteristica che unisce tutti gli inediti, come anche raccontato in conferenza stampa. L’inedito, infatti, non tradisce l’immagine e la personalità che ogni artista, arrivato fino al quinto live del programma, ha potuto mostrare nel corso delle settimane. Non ci sono pezzi dal sound distante al percorso portato avanti ma, anzi, c’è una tendenza ben chiara di personalizzare il pezzo a misura dell’interprete. Il brano di Sherol, ad esempio, è originariamente una canzone internazionale alla quale ci ha lavorato Manuel Agnelli per poter raccontare il rapporto della ragazza con suo padre e renderla ancora più intima.
Anastasio canterà “La fine del mondo” e la canzone -nella sua nuova veste- conferma ancora una volta la grande forza autoriale del giovane, con un pezzo che punta a colpire, diventa orecchiabile da subito e ha lo scopo di non lasciare indifferente, di scuotere. Ci riesce.
Anche i Bowland, con “Don’t Stop me”, puntano all’influenza e ad un sound internazionale, ricercato nella struttura, e dalle atmosfere quasi oniriche. La voce della cantante, inoltre, ricorda, in diversi punti, lo “stile Lana Del Rey”, sensuale e carezzevole.
Leo Gassmann, con Piume, accontenta il pubblico di giovanissime con una ballad non banale che prende quota nell’inciso e punta al sempreterno tema dell’amore salvifico e guaritore. Delicata (come il titolo) ma incisiva, radiofonica. Un perfetto vestito che accompagna una voce apprezzata fin dai casting e da un viso che ammalia. Un abito ad hoc.
Luna, piccola e grintosa, conferma queste caratteristiche anche nel suo inedito, Los Angeles, che parte immediato, unisce il rap al cantato e dopo un’apertura quasi aggressiva, diventa orecchiabile, adatto. Non fatevi ingannare dalla prima parte, arrivate fino alla fine…
Cherofobia di Martina Attili la conoscevamo già dai tempi delle audizioni. Anche in questo caso è stata riarrangiata e, forse allo stesso livello di Anastasio, è un brano-seconda pelle per questa giovane cantante. E’ il suo mondo, il suo stile, è stata scritta da lei e conferma le aspettative. La chiusura di un cerchio iniziato, in embrione, a settembre 2018. Sarà interessante capire, poi, la direzione del sound e del personaggio dopo questa azzeccata carta di presentazione.
Like the Rain di Naomi è un pezzo che permette alla cantante di giocare con la potenza della sua voce fino ad esplodere nel ritornello, in una ballad energica che mostra sfumature varie ed eventuali del canto. Del resto, l’autore del pezzo è Fortunato Zampaglione.
Cielo inglese di Renza Castelli porta la firma di Bungaro, Cesare Chiodo e Rakele. Anche in questo caso, un pezzo raffinato, maturo, che sottolinea ed evidenzia il percorso della cantant nel talent show. Delicato ma graffiante, prende quota, sorvola e atterra, più volte, nel corso dell’ascolto.
Infine, Non ti avevo ma ti ho perso di Sherol Dos Santos è un brano dedicato al suo rapporto col padre. Intensa, è una canzone che racconta e rivela, mostra lati profondi dell’interprete ma che, forse, proprio per la potenza della sua voce, ci si aspettava qualcosa che lasciasse a bocca aperta (alla Bleeding Love, per intenderci, erano la aspettative personali). Non delude ma è come un tuffo preparatorio a quello che potrebbe (sicuramente) dare.
Sono ben otto gli inediti, quest’anno. Non tutti, ovviamente, avranno lo stesso successo. Lo scopriremo nei prossimi giorni (e settimane) ma se c’è qualcuno su cui puntare, ovviamente, è Anastasio, con un brano che già dai casting aveva colpito e affascinato. Era un onesto biglietto da visita di quello che avremmo poi visto e ascoltato nelle settimane seguenti.
Chi tra gli altri sette potranno pareggiarlo o, magari, superarlo? Poche ore e lo potrete decidere proprio voi…