X Factor 5: Morgan tra la stima immensa per Bugo e Italian Songbook Volume 2
Morgan parla di X Factor, Bugo, il suo nuovo album Italian Songbook volume 2
Tra i giudici preferiti dal pubblico di X Factor 5, un ruolo importante l’ha sempre avuto Morgan. La sua immagine ribelle, la sua cultura musicale immensa, il suo essere estroverso ma dannatamente diretto ha reso possibile il suo ritorno nel talent show con la quinta edizione del programma, in onda su Sky Uno. Il cantante ha rilasciato un’interessante intervista sul Giornale.
A chi lo ‘accusa’ di puntare su aspiranti cantanti sempre stravaganti, lui nega:
“Fate voi. Io ho puntato su Noemi e Mengoni e tre dei miei cantanti hanno vinto X Factor . Anche Giops, che ha appena inciso un disco per Dori Ghezzi, era un mio favorito. Diciamo che non sono messo poi così male. E lo dico senza presunzione… “
E sull’essere stato allontanato dal Festival di Sanremo…
“E quindi dovrei riabilitarmi? Non ho nulla per cui riabilitarmi. Forse sono stato considerato troppo libero e posso aver dato fastidio”
Morgan è stato giudice fino alla terza edizione del programma. Nella quarta era assente e poi la Rai non ha rinnovato l’opzione per X Factor 5. Sky non ha perso l’occasione. E quando ha saputo che non ci sarebbe più stato il talent show su RaiDue…
“…ho chiamato Francesco Facchinetti: perché non facciamo noi un altro format? Mi ha risposto: parliamone, vediamoci. Ma non si è fatto più sentire, mi ha bypassato e ha iniziato Star Academy . Ne prendo atto”
Se dovesse investire su qualche nuovo faro nella musica, non avrebbe dubbi:
“Sui Ministri, senz’altro. E poi Bugo. Bugo è un grande, uno che, se mi criticasse, mi dispiacerebbe molto ma lo terrei in grande considerazione. È uno dei pochi che ha uno stile suo, è un vero nuovo cantautore”.”
Fra poche settimane esce Italian Songbook Volume 2:
“Ho rifatto Il denaro di Piero Ciampi, Il tarlo di Fausto Amodei, Si può morire dei Gufi. C’è anche Sole malato di Modugno che io ho tradotto in inglese. Non sono canzonette d’amore, ma canzoni d’impegno. E ho incluso in scaletta anche una mia composizione di 12 minuti, When the old man smokes . Ho fatto questo disco con una concenzione della musica innovativa. Diciamo che è musica 2.0. Ho anche ritradotto l’ Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters nella parte in cui ha ispirato De André. Ho conservato la metrica di De André però tornando alla lingua di Lee Masters”
Via | Il Giornale