“You are not alone Michael”: i segreti di Michael Jackson scritti dal fratello Jermaine
Michael Jackson: il fratello lo ricorda nel libro “You are not alone Michael”
In Usa è uscito “You are not alone Michael”, il libro di memorie scritto da Jermaine Jackson e con il titolo che prende ‘in prestito’ uno dei capolavori del re del pop. Ha citato Orazio per parlare del fratello:
“Ho costruito un monumento più incorruttibile del bronzo e più alto delle piramidi. Non morirò, gran parte di me sopravvivrà. Continuerò a crescere grazie all’approvazione dei posteri”
L’uomo ricorda anche il momento più difficile che ha dovuto affrontare Michael: le accuse di pedofilia.
“Lo ripetevo a me stesso guardandomi nello specchio: Michael è innocente al mille per cento. In una settimana ero stato testimone della sua disintegrazione fisica. A 46 anni l’agile corpo del ballerino era diventato fragile come quello di un vecchio; camminava a fatica, il passo vacillante, lo sguardo disorientato; era magro, macilento. Sarei stato disposto a rapirlo – ed avevo in mente un piano – e a nasconderlo all’estero piuttosto che farlo marcire in carcere. Se l’America avesse crocifisso mio fratello per un crimine che non aveva perpetrato, non saremmo mai tornati”
Michael era persino dispiaciuto, recentemente, di non aver firmato un contratto che prevedesse un numero maggiore di date e concerti. Ma, allo stesso tempo, era sempre più forte la sua paranoia:
“Il suo incubo incominciò dopo l’assassinio di John Lennon. Iniziò a essere terrorizzato dalla folla di fan che si accalcavano intorno alla sua limousine, tremava ogni volta che vedeva uno di loro mettersi la mano in tasca. La paura diventò paranoia, e quella fu la ragione principale per la quale cercò solitudine altrove e si mise alla ricerca di un posto isolato, lontano dalla città”
E tutti quei bambini a Neverland, diventato da parco giochi da sogni a luoghi di ipotetici ‘orrori’?
“Michael voleva disperatamente diventare padre, ma purtroppo non aveva mai trovato la donna giusta”
Infine, un doloroso commento sulla morte del fratello, avvenuta inaspettatamente:
“La nostra famiglia non riesce ad accettare il misterioso declino di Michael e il fatto che un medico non avesse compreso che stava succedendo qualcosa d’irreparabile”
Via | Repubblica