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Zucchero, Black cat: conferenza stampa

Zucchero presenza l’album Black cat: conferenza stampa in diretta.

pubblicato 28 Aprile 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 18:04

  • 11.15

    Inizia l’ascolto del disco per i giornalisti. La conferenza inizierà alle 12.

  • 12.05

    Inizia la conferenza stampa. “Zucchero è l’artista più italiano con più sold out e concerti all’estero”, sottolinea Riccardo Vitanza. A ottobre inizierà il tour mondiale.

  • 12.10

    Il presidente di Universal Music, Alessandro Massara: “Zucchero è il vero produttore dei suoi dischi. Il disco è frutto di anni e anni di lavoro, ricerca e riflessioni. Son passati da cinque anni dall’ultimo, non voleva ripetersi ma fare qualcosa di diverso. Questa è un’opera d’arte”. Partigiano reggiano è al numero uno dell’airplay radiofonico da parecchie settimane.

  • 12.14

    Parla Zucchero: “La scatola per i giornalisti è una riproduzione di un nastro analogico, ho iniziato a far dischi con quelle scatole lì. Era per raccogliere un vinile al quale sono ancora molto legato come formato. Contiene anche il disco e questo ‘palo santo’, si accende e quando si spegne fa del fumo tipo incenso. E’ un albero che cresce fra il Mexico ed il Texas, lo trovavo ogni mattina in studio. Non serve a niente, non è droga… è una cosa che fa rilassare e meditare”. “Il disco è stato registrato sia in digitale che analogico per poi scegliere, traccia per traccia, quella che suonava meglio. Nelle ballate è stato usato più l’analogico. Pensavo non si facesse più, perlomeno non l’avevo mai fatto recentemente. E’ una combinazione che mi ha colpito”.

  • 12.19

    Domande. Inizia Paolo Giordano: il suono del disco è omogeneo. “La mia preoccupazione, avendo tre produttori diversi, era che il disco potesse suonare in tre maniere diverse. Ho fatto una riunione con tutti e tre prima di entrare in studio di registrazione, loro si rispettano l’un con l’altro e ci siamo confrontati. Hanno capito che il disco doveva suonare come un progetto unico pur con le diversità di stile di ognuno. Non è stato un problema”.

  • 12.22

    Cosa ha ispirato Zucchero? “L’ultimo album è di quasi sei anni fa. Quello che mi ha fatto pensare è stato il tour negli Stati Uniti, 38 concerti in posti dove non avevo mai suonato. Ultimamente non parto dalla canzone, parto dal suono. Poi le canzoni sono venute pensando a quel suono lì con un lavoro di studio importante”.

  • 12.25

    E’ un album anarchico? “E’ un album libero. All’inizio della mia carriera non si facevano canzoni necessariamente da classifica, si faceva qualcosa di diverso. Ero un vulcano che esplodeva. Poi ho cominciato a dire: ‘Funzionerà in radio? Forse non ha la caratteristiche per funzionare in radio’. Chi dice che non gliene frega un cazzo, dice baggianate: fa piacere a tutti essere in testa alle classifiche. Seguendo questo ‘format’, rischi di fare una roba per farlo funzionare e seguire uno standard. Ho cercato di non pensare a questi schemi, ma ho provato a fare un percorso a ritroso. Ero più libero in passato perché non avevo niente da perdere, quindi ho cercato di essere libero. Anche a sessanta anni cosa potrei perdere?”.

  • 12.29

    Hey Lord “non necessariamente parla dei naufraghi ma dei nuovi schiavi che noi vediamo in questo esodo biblico che stiamo vedendo. Pure in Street of Surrender c’è una citazione di un bambino sulla spiaggia. In effetti in questo album ci sono almeno tre brani che parlano di questi nuovi schiavi ed emarginati. E’ chiaro che questo album contiene, soprattutto nei brani più gospel come Hey Lord, questo riferimento generale”.

  • 12.31

    La tortura della luna? “Una scopata è una scopata. La sessualità è una grande componente della musica. Nella musica nera – dal blues al soul – la sessualità è un ingrediente importante. Finché ho ancora questo slempito…”. Cos’è lo slempito? “Lo slempito è una forma dialettale è coraggio ed energia”.

  • 12.34

    Partigiano reggiano: “Sono nato in una zona rossa nella bassa emiliano. Il ‘partigiano reggiano’ è un ricordo romantico di quello che potevo sentire da mia nonna o mio zio che era stato deportato in Germania. Il partigiano mi veniva raccontato come una persona buona che lasciava la famiglia per aiutare la povera gente e combattere. Poi ci sarà sempre qualcuno che dirà che i partigiani non hanno fatto cose buone”.

  • 12.39

    Capitolo giovane: “Mi piacerebbe ‘allevare’ dei piccoli partigiani, non armati. Mi piacerebbe tirar su qualcuno con un ideale pacifico, pronto a far muro contro qualcosa che non funziona e che non fa vedere nessun futuro. Mi piacerebbe fare lo zio di questi ragazzi insieme a qualche mio collega che ha ancora un ideale: uniamoci e facciamo casino. Non vedo un grande futuro”.

  • 12.41

    Black cat: “Non ho pensato al gatto nero che attraversa la strada. Black cat è un suono, mi piaceva perché conteneva la parola ‘black’. E’ il disco più nero della mia carriera”.

  • 12.47

    La discografia ha fatto dei danni alla musica? “A me hanno sempre lasciato libero. E’ un gatto che si morde la cosa, è un meccanismo difficile da comprendere. Se le radio non ti suonano, di conseguenza non arriva al pubblico e di conseguenza il pubblico non acquista il disco. Credo sia così in tutto il mondo. Non posso pensare che non ci siano canzoni migliori di quelle che sento in radio. Il problema è che le radio parlano molto e suonano poca musica, io odio chi parla troppo e preferisco chi sta zitto”.

  • 12.49

    Ci sono tre versioni del disco: “C’è la versione italiana. Poi c’è quella internazionale con le stesse canzoni ed alcune versioni diverse (in inglese o spagnolo). A fine maggio sarò in Giappone e ci sarà una promozione del disco lì, è la prima volta”.

  • 12.52

    “Non ho ancora messo la testa ai dieci concerti de L’Arena di Verona. Sto pensando alla band per riprodurre questo album in maniera organica”. I concerti dell’Arena saranno organizzati da F&P Group e avranno degli ospiti, ma è ancora presto per parlarne.

  • 12.55

    La genesi della canzone con Bono: “Ero andato a trovare Bono a Torino quando è venuto con gli U2. In camerino mi ha detto: ‘Mi piacerebbe tanto che tu venissi sul palco a cantare con noi’. Sono caduto dalle nuvole, dovevo imparare gli accordi ed il testo. Son stato lì due ore ad imparare le canzone, sono andato sul palco per suonare. ‘Come posso sdebitarmi?’, mi ha detto. E io ho colto la palla al balzo”. Bono mi ha detto di esser ispirato dai fatti di Parigi, “quando mi ha spiegato cosa intendeva dire, era veramente commovente”.

  • 13.03

    La conferenza è terminata.

Questa mattina, presso il Palazzo Clerici di Milano, viene presentato Black Cat, il nuovo album di Zucchero in uscita venerdì 29 aprile 2016. Il cantautore ritorna con un album di inediti composto da tredici brani fra i quali spicca la collaborazione artistica di Bono, che in seguito alla tragedia avvenuta al Bataclan di Parigi ha scritto con Zucchero il brano Streets Of Surrender (S.O.S.), ma anche la partecipazione alle chitarre di Mark Knopfler, che suona sia nel brano Streets Of Surrender (S.O.S.) sia nel brano Ci si arrende.

Il disco è stato anticipato dal singolo Partigiano reggiano.

Zucchero, Black cat, Tracklist

1. Partigiano reggiano
2. 13 buone ragioni
3. Ti voglio sposare
4. Ci si arrende
5. Ten more days
6. L’anno dell’amore
7. Hey Lord
8. Fatti di sogni
9. La tortura della luna
10. Love again
11. Terra incognita
12. Voci
13. Streets of Surrender (SOS)

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